
SAI Candela "Free Entry", l'importanza dei tirocini formativi per Mahamadou e Sembala
Mahamadou e Sembala sono fuggiti dal Mali, da quella terra tanto amata quanto pericolosa, e dopo un viaggio estenuante sono approdati in Italia. A gennaio di quest'anno li abbiamo accolti nel progetto 𝐒𝐀𝐈 – 𝐒𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐀𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞𝐝 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 “Candela Free Entry” promosso dal Comune di Candela e gestito da Medtraining. E qui è iniziata la loro rinascita. Li abbiamo iscritti al CPIA1Foggia e con tanto impegno sono riusciti a prendere l'attestato A2, successivamente tutta l'equipe ha lavorato incessante affinché potesse partire per loro un tirocinio formativo nel settore metalmeccanico. Dopo diversi incontri, due aziende di Candela hanno deciso di dargli un'opportunità.
Dallo scorso mese di luglio, infatti, Mahamadou ha iniziato questa nuova ed importante esperienza lavorativa presso il centro gomme Di Nunzio Mario, mentre Sembala presso l'ACI di Filippo Melchionna. «Il tirocinio si dimostra essere lo strumento formativo per eccellenza, ed ha tra gli obiettivi secondari quello di favorire il processo integrativo mediante l'allargamento della rete sociale» spiegano la psicologa Maria Teresa Di Sapio e l'operatrice d'integrazione Tania Onesto che in questi mesi hanno monitorato costantemente questo percorso formativo, raccogliendo pareri estremamente positivi sia da parte delle aziende, sia da parte dei ragazzi.
Mahamadou e Sembala, dunque, più volte, durante i colloqui di monitoraggio, con la psicologa, l'operatrice d'integrazione ed il mediatore Imed Daas, hanno raccontato di sentirsi accolti e valorizzati sia dai rispettivi datori di lavoro sia dai colleghi. Questo assieme alla possibilità di guadagnare qualcosa imparando un mestiere, sta notevolmente aumentando il loro senso di autoefficacia e la loro autostima, ora possono finalmente aiutare le loro famiglie e sperare in un futuro.
