Puglia, aumentano i cittadini stranieri. Bene la presenza degli studenti a scuola
In Puglia i cittadini stranieri residenti sono 156.748, il 4,0% della popolazione regionale. In termini generali, la popolazione straniera nel corso del 2024 è aumentata di 9.479 unità (+6,4%) e si distribuisce in ordine decrescente tra le provincie di Bari (46.035), Foggia (38.072), Lecce (29.320), Taranto (18.137), Brindisi (13.527) e Barletta-Andria-Trani (11.657). I gruppi nazionali più numerosi sono i romeni (29.203), gli albanesi (19.882), i marocchini (11.505), i georgiani (6.911), i cinesi (6.418), i nigeriani (6.383) e i senegalesi (6.013). Queste comunità, insieme, concentrano più della metà (il 58,6%) dei residenti stranieri. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel “Dossier statistico immigrazione 2025”, presentato nei giorni scorsi a Bari nell’auditorium di Casa delle Culture. Giunto alla sua 35esima edizione, il Dossier è curato dal Centro Studi e Ricerche Idos con Confronti ed il sostegno dell’Istituto San Pio V e dell’8 per mille della Chiesa Valdese. L’iniziativa è stata promossa da Casa delle Culture di Bari, gestita dalla cooperativa sociale Medtraining in ati con San Giovanni di Dio, in collaborazione con la Cgil Bari, quale momento di riflessione e approfondimento sui temi migratori.
LA PRESENZA A SCUOLA. Il rapporto sviluppa un’analisi socio-statistica a tutto tondo dell’immigrazione in Italia, grazie al contributo di oltre cento autori tra studiosi ed esperti tra i più autorevoli a livello nazionale e internazionale. Il capitolo della ricerca che riguarda la Puglia è promosso da Cgil e Cisl, e la presentazione ha offerto l’occasione ideale per una lettura approfondita dei dati relativi alla presenza dei cittadini stranieri in Italia e nella nostra regione. Tra i dati più interessanti, quelli relativi alle presenze nella scuola. Negli ultimi dieci anni il numero degli studenti italiani è calato del 19,0%, invece quello degli studenti stranieri è aumentato del 26,2%, passando dai 16.546 studenti iscritti nell’anno 2013/14 ai 20.875 dell’anno scolastico 2023/24. Ancora più accentuata la crescita degli studenti stranieri nati in Italia: in 10 anni sono aumentati dell’80,6%. Alla luce di queste trasformazioni, gli studenti con cittadinanza non italiana nell’ultimo anno scolastico sono arrivati a rappresentare il 3,9% dei 541.181 studenti pugliesi. Più della metà, il 52,7%, è nata in Italia. Inoltre, i figli dei cittadini stranieri nati nel 2024 sono stati 1.282, un dato in linea con quanto registrato negli ultimi dieci anni.
IL MONDO DEL LAVORO. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, invece, in Puglia gli occupati totali sono 1.303.971, gli stranieri rappresentano il 4,7% del totale. Le donne sono il 40,3% degli occupati stranieri e il 31,2% dei disoccupati stranieri. Rispetto ai settori di occupazione, quello agricolo assorbe il 33,1% della forza lavoro straniera. Nell’industria, invece, è occupato il 14,7% dei lavoratori stranieri, contro il 24,8% degli italiani. Più della metà degli occupati stranieri (52,1%) lavora nei servizi; nello specifico, il 22,3% nel lavoro domestico (dove lavora solamente l’1,2% degli italiani) e il 12,1% nel commercio.
PERMESSI DI SOGGIORNO E LAVORO AUTONOMO. I dati sui titolari di permessi di soggiorno dicono che i cittadini non comunitari presenti in Puglia sono soprattutto uomini (58,6%), celibi (67,7%) e con permessi di soggiorno a termine (55,1%), che nel 22,8% dei casi hanno una durata temporale inferiore ai 12 mesi. Caratteristica particolarmente accentuata in provincia di Foggia, dove si registra la più alta incidenza di uomini (62,2%), celibi (75,8%) e con un permesso a termine (65,1%). Passando al lavoro autonomo, a fine 2024 le imprese condotte da immigrati in Puglia sono il 5,9% di tutte le imprese presenti in regione. Di queste, poco più della metà (51,4%) opera nel commercio; seguono le costruzioni con l’11,3% e il comparto alberghiero e della ristorazione con il 7,7%. Solo nella provincia di Foggia spicca il comparto agricolo: operano in quest’ambito quasi il 12% delle imprese guidate da nati all’estero, un dato che è sia il riflesso della vocazione economica della provincia.
«Il Dossier - scrive Idos - intende contribuire alla decostruzione delle molte false e distorte rappresentazioni del fenomeno, per favorirne, nella società civile e tra i decisori politici, una visione più corretta e meno ideologica, funzionale ad atteggiamenti, prassi e politiche più aperte e lungimiranti». Alla presentazione del Dossier che si è svolta a Casa delle Culture di Bari, hanno preso parte: Elisabetta Vaccarella, assessora alla Giustizia e al Benessere sociale e ai Diritti civili del Comune di Bari; Annarita Amoruso, coordinatrice di Casa delle Culture; Antonio Ciniero, Università del Salento e Redazione Regionale Idos; Mariangela Monforte, Segretaria Cgil Bari; Ginevra Di Maio, Centro Studi e Ricerca Idos; Ermina Rizzi, ASGI Puglia, Gruppo Lavoro Rifugiati; Giampietro Occhiofino, Sezione Sicurezza del Cittadino, politiche per le migrazioni e Antimafia Sociale, Regione Puglia. Ha moderato Rezarta Celiku, Responsabile Dipartimento Immigrazione Cgil Bari.
Il Centro Polifunzionale “Casa delle Culture” di Bari, finanziato con fondi PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027 dall’assessorato alla Giustizia e al Benessere Sociale ed ai Diritti Civili del Comune di Bari, è gestito dalla cooperativa sociale Medtraining in ati con San Giovanni di Dio, e rappresenta un presidio per accogliere, orientare, integrare, sostenere ed educare al dialogo, alla solidarietà, alla reciprocità.
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