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Italia, 25 anni di progetti antitratta. Medtraining impegnata in Puglia nella tutela delle vittime

Dietro ad ogni persona vittima di tratta c’è una storia, una vita, un volto, un sogno spezzato. Ma da 25 anni i Progetti Antitratta rappresentano un modello di buone politiche pubbliche, di virtuosa sinergia operativa tra istituzioni e Terzo settore, occupate ad attuare progettualità volte all’emersione e all’assistenza delle persone vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Tra le realtà che ne costituiscono il cuore operativo, c’è anche la cooperativa sociale Medtraining, le cui operatrici sono impegnate in provincia di Foggia nel progetto La Puglia Non Tratta per orientare, accogliere e sostenere persone vittime di tratta e sfruttamento ed offrire adeguate condizioni di alloggio, vitto, assistenza, protezione ed integrazione socio – lavorativa. Anche attraverso l’attività dell’unità mobile di strada le operatrici operano nella tutela dei diritti, della salute, della fuoriuscita dalle situazioni di tratta e sfruttamento sessuale o lavorativo. Percorrono i tratti della SS 16 dell'Alto Tavoliere e del Basso Tavoliere, della SS 89 che porta a Manfredonia, della SS 673 Circonvallazione di Foggia. Ma intervengono anche negli insediamenti informali come quello di Torre Antonacci o nella pista di Borgo Mezzanone.

«Il Sistema Antitratta così come è nato in Italia ha permesso il raggiungimento di obiettivi importanti nella lotta alla tratta e la partnership pubblico-privato è il suo valore aggiunto – scrive Roberto Lavanna, coordinatore del progetto per Medtraining, nell’ultimo numero della rivista SOSTE pubblicata da Osservatorio antitatta per celebrare i 25 anni di storie e riflessioni sul sistema antitratta - . Il progetto può realizzare percorsi di reinserimento sociale e lavorativo non convenzionali tramite laboratori artigianali, laboratori brevi e pratici con imprese locali, orti urbani, formazione in settori alternativi (energie rinnovabili, digitale), micro-borse per l’avvio di piccole attività».

Pensiero ribadito in questi giorni anche da Gianfranco Della Valle, referente Numero Verde Antitratta. «Un fenomeno di ampia portata, che interessa uomini, donne, minori e persone transgender di ogni parte del mondo, dove ingiustizia, povertà e sospensione dei diritti appaiono più evidenti. Tratta significa grave sfruttamento che avviene nei luoghi di lavoro, nelle strade della prostituzione forzata, nei luoghi dello spaccio, nell'accattonaggio e nei matrimoni forzati. L'Italia sin dal 2000 ha una fitta rete di soggetti, del pubblico e del terzo settore, che operano a difesa delle vittime e collaborano con gli altri soggetti deputati anche alla repressione dei crimini. Perchè dietro ad ogni persona trattata, dietro ad ogni persona sfruttata, vi è qualcuno che si arricchisce e ne approfitta».

La Puglia non tratta è un’iniziativa promossa dalla Regione Puglia e realizzata grazie alla sinergia dei nove enti sul territorio, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Mondo Nuovo Aps, Comunità OASI2 SAN FRANCESCO Onlus Cooperativa Sociale Atuttotenda Ass. Giraffa Onlus, Coop. Medtraining, CAPS Cooperativa Sociale, CIR Lecce e Micaela Associazione Onlus.
Emiliano Moccia