SAI di Manfredonia, Svetlana ha concluso il tirocinio in Procura
Svetlana ha concluso il suo periodo di tirocinio formativo promosso negli uffici della 𝐏𝐫𝐨𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐅𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚, l’iniziativa fortemente voluta e realizzata grazie alla disponibilità del Procuratore Capo, Ludovico Vaccaro, e del cancelliere e tutor del progetto, Roberto Ginese. Un percorso iniziato lo scorso mese di novembre che l’ha vista impegnata presso l’ufficio dibattimento presso la Procura di Foggia e nell’ufficio ricezione atti. «Ringrazio il procuratore Vaccaro, il mio tutor Roberto Ginese e tutti i colleghi che in questi mesi mi hanno sostenuta e mi hanno fatta sentire a casa» ha detto Svetlana, quando ha incontrato il procuratore Vaccaro negli spazi della bottega centono/novantasei.
Ieri mattina, invece, i colleghi che l’hanno accompagnata in questo percorso di inclusione e formazione, l’hanno salutata organizzando un piccolo momento di rinfresco e per ringraziarla dell’aiuto dato negli uffici. Svetlana è accolta nel progetto 𝐒𝐀𝐈 – 𝐒𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐀𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞𝐝 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 promosso dal Comune di Manfredonia e gestito dalla cooperativa sociale Medtraining. Ė laureata in Legge e viene dall’Ucraina, da cui è dovuta fuggire a causa del conflitto scatenato dalla Russia due anni fa. «Ho lavorato all’Università di Odessa dove insegnavo Diritto Civile ed Economia» ha raccontato. Oggi frequenta il Centro Provinciale Istruzione Adulti di Manfredonia, sia per ottenere la licenza di scuola media sia per imparare meglio la lingua italiana. Perché non è sempre facile in Italia ottenere il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti nel proprio Paese d’origine, anche se le operatrici la stanno supportando anche per questo.
Anche questa esperienza ha rappresentato per Svetlana un’occasione di crescita, di formazione, di acquisizione di nuove competenze. Ma anche per chi lavora in Procura condividere e lavorare al fianco di Svetlana è stata un’occasione per saperne di più, per avvicinarsi concretamente a quanto sta accadendo nel conflitto in Ucraina. L’iniziativa, come sempre, non ha prevista alcun tipo di onere economico a carico della Procura della Repubblica o del Ministero della Giustizia e rappresenta un passaggio importante per il processo di inclusione sociale e culturale dei beneficiari del 𝐒𝐀𝐈.

